Ricetta “Pasta e Fasoi”
Il nostro Montello Rosso Docg è uno dei vini più bevuti e apprezzati non solo qui in Veneto, ma molto positivi sono i feedback che riceviamo dagli appassionati di tutta Italia.
Siamo molto felici di questa tua scelta e onorati di poter condividere con te una ricetta tipica Veneta, che ben si sposa con il nostro “Rubacuori”. Così abbiamo soprannominato il nostro vino: perché è un vino che ha bisogno di tempo, amore, cure e attenzioni.
INGREDIENTI PER 10 PERSONE
(la pasta e fagioli se ben conservata in frigo può essere gustata anche il giorno dopo)
- 200 GR DI PASTA MALTAGLIATI O PASTA ALL’UOVO PER MINESTRE o DADINI
- 500 GR DI FAGIOLI SECCHI O 750 GR DI FAGIOLI FRESCHI. Tipico della nostra area è il Fagiolo Borlotto Nano di Levada https://www.marcadoc.com/fagiolo-borlotto-nano-di-levada
- 1 CIPOLLA
- 1 SPICCHIO DI AGLIO
- 1 RAMETTO ROSMARINO (facoltativo per il sapore particolare che a tutti non può piacere)
- 1 KG DI PATATE. Prodotto tipico trevigiano è la Patata del Montello coltivata in diverse varietà. Molto usata la varietà Bintje https://www.marcadoc.com/patata-del-montello/
- SALE E PEPE
- 50 GR DI LARDO (per avere un piatto più leggero non viene aggiunto)
- OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA. Consigliamo l’olio extravergine di Maser che potete acquistare anche nel nostro e-commerce.
Se si utilizzano fagioli secchi mettere in ammollo i fagioli per 24 ore in acqua fredda cambiandola 2 volte
- Tritare il lardo (in alternativa un pò di olio) e in una capiente pentola rosolare l’aglio e la cipolla tagliata a pezzettoni, aggiungere un pò di acqua per non far abbrustolire e una volta appassita la cipolla unire i fagioli.
- Aggiungere 4 litri di acqua, portare ad ebollizione ed aggiungere le patate sbucciate e tagliate a pezzettoni.
- Cuocere il tutto per 1 ora, salare e pepare e alla fine passare tutto con il passaverdura tenendo da parte alcuni fagioli cotti interi.
- Riportare ad ebollizione, aggiungere la pasta e cucinarla. Alla fine aggiungere i fagioli interi messi da parte.
- Rosolare nell’olio il rosmarino e filtrandolo con un passino versarlo nella pasta e fasoi
- Mescolare, aggiustare di sale se necessario e servire con una macinata di pepe nero e un filo di olio d’oliva
BUON APPETITO!
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Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Montello Rosso
L’area geografica vocata alla produzione del Vino DOCG Montello Rosso si estende sulle colline trevigiane, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all’espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOCG Montello Rosso è localizzata in provincia di Treviso
Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Montello Rosso
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Il vino DOCG Montello Rosso deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 18 mesi, di cui almeno 9 in botti di rovere e 6 mesi di affinamento in bottiglia.
Produttori di Vino DOCG Montello Rosso
Con l’utilizzo della DOCG Montello Rosso i Produttori Vinicoli Veneti sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l’appassionato o l’estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell’ambito di questa denominazione.
Storia e Letteratura del Vino DOCG Montello Rosso
La presenza e lo sviluppo della vite sui Colli Asolani e sul Montello si deve ai monaci benedettini prima e alla presenza della Repubblica Veneta poi. I monaci benedettini si insediarono intorno all’anno 1000 in particolare nel monastero di S. Bona a Vidor e nella Certosa del Montello a Nervesa; con il loro operato essi hanno influenzato in modo molto importante la storia agraria e vitivinicola del territorio, determinando la profonda cultura per la vite e il vino che persiste tutt’ora, tanto che la specializzazione degli impianti è più volte sottolineata nei testi storici.
Nella seconda metà del 1300, quando quest’area passò ai veneziani, i Colli Asolani e il Montello vennero subito riconosciuti come un’importante area enoica e i suoi vini venivano esportati all’estero già nel 1400. Nel Cinquecento, che vede il trionfo della nobiltà veneziana con la costruzione di ville, barchesse e case di caccia con relativi vigneti, si ha il diffondersi nella zona di un pensiero aristocratico di ricerca del bello e del buono che si trasmette nel sapere viticolo ed enologico popolare. I colli sono ammirati dalle più prestigiose personalità e il vino è un prodotto ricercato che si confronta a Venezia con i vini portati dalla Grecia. Nel 1500 Giovanni Alvise Salamon afferma che i vini rossi del Montello e dei Colli Asolani venivano venduti all’interno della Repubblica “pagandosi molto più degli altri vini di altre parti, per essere questi molto buoni e delicati”. A partire dal 1977 questi vini sono stati oggetto di tutela con il riconoscimento della DOC “Montello e Colli Asolani” e continuano a ottenere riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.
Il Vino DOCG Montello Rosso ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita in data 13 ottobre 2011.